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mercoledì 27 febbraio 2013

Sabato 9 marzo 2013 gita a Ginevra 
per il concerto del cantante e pastore Franco Mayer

non ci sarà il corso di teologia ad Aosta

Il corso di Introduzione alla Teologia Evangelica - Teologia Fondamentale
riprenderà ad Aosta Sabato 20 aprile 2013

domenica 24 febbraio 2013

Valle d'Aosta Valdese: Culti Evangelici marzo 2013


Chiesa Evangelica Valdese
Via Croix de Ville, 11
AOSTA
Culto Evangelico di Adorazione e Lode ore 10.30

Calendario Culti

marzo 2013

Domenica      3              P.M. BOUMAN

Domenica    10             Culto a cura del Gruppo Donne Ecumenico

Domenica    17              M. ABBÀ

Domenica    24              M. ABBÀ        DOMENICA DELLE PALME

giovedì        28 ore 18.00  M. ABBÀ    giovedì santo

Domenica    31             M. ABBÀ         PASQUA DI RISURREZIONE
                                        
nella notte tra il 30 e il 31 marzo 2013 torna in vigore l’ora legale:
spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora.


Cena del SIGNORE
Domenica 17 marzo         giovedì  28 marzo         Domenica 31 marzo




COURMAYEUR
tempio Valdese
Piazza Petigax, 1
Culto Evangelico di Adorazione e Lode con Cena del SIGNORE

Sabato 23 marzo ore 11.15          predicazione a cura di M. ABBÀ


Ora, egli non è Dio di morti, ma di vivi;
perché per lui tutti vivono
(Evangelo di Gesù Cristo secondo Luca 20,38)

    

martedì 19 febbraio 2013

Per la Libertà di TUTTI


A Tor de Pot (Valle d'Aosta)
La Comunità Valdese valdostana ha festeggiato il XVII febbraio:
ritrovarsi attorno a un falò con Canti e una Meditazione Biblica
 per fare Memoria di Libertà, 
per un futuro di libertà, per un presente più laico, più libero per TUTTI





Libertà

La Libertà è preziosa
la Libertà dell'altro è anche la tua Libertà
Libertà è una realtà da sognare
Libertà è un sogno da realizzare,
il Dio della Bibbia è un Dio Liberatore

domenica 17 febbraio 2013

Incontro sul tema dell'Etica




















Aosta, tempio valdese martedì 12 febbraio 2013
incontro sul tema: Etica è ...
a cura di Leo Sandro Di Tommaso

Foto: Silvana Panza






























martedì 12 febbraio 2013

LA FAUNA DELLA VALLE d'AOSTA: UN LIBRO DI FOTOGRAFIE DI RARA BELLEZZA



UN LIBRO DI SPLENDIDE FOTOGRAFIE!
I TESTI A CORREDO SONO DIDATTICI E QUALIFICATI
Un libro utile anche per imparare a rispettare gli animali 
come soggetti viventi

Roberto Andrighetto
Fotografo di natura


ATTIMI
un anno con la fauna
della Valle d'Aosta


testolineditore, Sarre, 2012, pp. 205

Presentazione di
Moreno Vignolini
Introduzione di
Massimo Bocca Direttore del Parco Naturale Mont Avic

Marcella MARCONI ha collaborato alla revisione dei testi


FOTO E TESTI
Roberto Andrighetto

GRAFICA E IMPAGINAZIONE
Matthieu Carlon, Pierpaolo Testolin

REALIZZAZIONE
Tipografia Testolin Bruno
               Sarre


QUATTRO STAGIONI DI SPLENDIDE FOTOGRAFIE 
CON PASSIONE, TENACIA E COMPETENZA

Roberto ANDRIGHETTO, 
è l'Autore:

Il mio è un percorso fotografico lungo più di 20 anni alla ricerca dei 
misteriosi e spesso invisibili abitanti della montagna.
Vent'anni, "armato" di scarponi, binocolo e macchina fotografica,
trascorsi a percorrere le meravigliose montagne della mia terra,
tra rocce, praterie alpine e foreste. Talvolta in solitudine a contemplare e
assaporare i silenzi pieni di significato e presenze della natura, altre volte 
con amici a condividere le emozioni suscitate dalla vista di animali più o 
meno rari nel loro ambiente naturale. 
Perché allora il titolo "Un anno con la fauna in Valle d'Aosta"?
Perché si tratta di un percorso ideale che si svolge da gennaio a dicembre, 
di un racconto fotografico fatto di incontri spesso difficili e inaspettati
con la fauna alpina. Fotografare lepri, pernici, ermellini, aquile, gipeti e altri
animali in ambienti selvaggi e ostili, con più di 10 chili di attrezzatura sulle
spalle, non è facile! Sono state centinaia le volte che questo peregrinare
non mi ha portato a nulla, se non ad accrescere le mie aspettative.
La gioia, invece, era ancora più grande se il mio vagare si concludeva con
qualche incontro che mi sarei portato dietro per sempre, impresso un
tempo su pellicola e ora in una card digitale.
La magia della fauna alpina è fatta, oltre che della irripetibilità di ogni
immagine, anche di queste fatiche ed emozioni.
(tratto da p. 9)

lunedì 11 febbraio 2013

domenica 3 febbraio 2013

Un commento al Catechismo di Heidelberg



Domande e risposte per l'insegnamento della dottrina riformata 
Una sintesi felice di fede, dottrina e pietà 

"Una riproduzione geniale della sostanza dell'intera Riforma" 

Commissionato nella seconda metà del Cinquecento da Federico III del Palatinato, 
il Catechismo di Heidelberg è un classico della fede riformata, di cui offre uno 
dei compendi meglio riusciti. 

Illustrando con rara chiarezza che cos’è il cristianesimo, il suo rigoroso discorso teologico è tuttavia animato - cosa assai rara in un catechismo - da un afflato di viva pietà. 
Ritraducendolo in toto e commentandone con ampiezza ciascuno dei 129 articoli, 
il teologo Paolo Ricca ne fa concretamente il proprio "testamento spirituale". 

Il libro è acquistabile direttamente sul sito www.claudiana.it 
http://www.claudiana.it/php/mostrascheda.php?nscheda=9788870166682


Il Catechismo di Heidelberg compie 450 anni

Roma (NEV), 30 gennaio 2013 - Il 2013 segna il 450° anniversario di un testo che può a buon diritto essere annoverato non solo tra i classici del protestantesimo ma dell'intera cristianità. Era infatti il gennaio del 1563 quando venne dato alle stampe il Catechismo di Heidelberg, un piccolo libro che in 129 domande e risposte ha dato forma alla fede di moltissime generazioni di evangelici riformati (i protestanti che hanno seguito la riforma di Calvino e Zwingli) in tutto il mondo. Il suo nome deriva dalla città tedesca, sede di un’importante Università nell’ambito della quale il Catechismo venne composto.
Dall’Europa all’America agli altri continenti, l’anniversario verrà celebrato con mostre, convegni, concerti e concorsi musicali, pubblicazioni e viaggi nei luoghi storici. In particolare la città di Heidelberg sta preparando una mostra dal titolo "Il potere della fede" che si terrà dal 12 maggio al 15 settembre prossimi in contemporanea nel castello e nel museo cittadino, oltreché nella città olandese di Apeldoorn. Per quel che riguarda la Germania, su iniziativa del Reformierter Bund e della piattaforma olandese Refo500, è stato creato un apposito sito che riporta notizie e date dei moltissimi eventi in programma (www.heidelberger-katechismus.net).
Commissionato dal principe elettore Federico III con l’intento di istruire le giovani generazioni e di offrire un sicuro riferimento per la predicazione, il Catechismo si diffuse rapidamente oltre i confini tedeschi, prima in Olanda, poi nel resto d’Europa e oltre, divenendo per calvinisti e presbiteriani ciò che il Piccolo catechismo di Lutero fu per i luterani. In Italia ne è stata recentemente pubblicata una nuova traduzione, commentata dal teologo valdese Paolo Ricca ("La fede cristiana evangelica. Un commento al catechismo di Heidelberg", ed. Claudiana, pagg. 384, euro 19). "Il secolo XVI – scrive nell’introduzione Ricca – potrebbe essere chiamato il ‘secolo dei catechismi’. Un impulso … dato dalla Riforma protestante, che è stata una grande opera di alfabetizzazione cristiana di base attraverso una predicazione tornata a essere biblica". Come tutti gli altri catechismi, anche quello di Heidelberg non era solo un compendio di teologia, ma si proponeva di educare alla pietà e di tradurre la dottrina in pratica di vita vissuta. Per questo veniva – e viene tutt’ora, in moltissime chiese riformate – letto e commentato durante il culto domenicale.
A scriverne il testo fu un gruppo di teologi fra i quali emergeva Zaccaria Ursinus. Quest’ultimo era stato allievo del riformatore luterano Filippo Melantone, per poi abbracciare il protestantesimo riformato di Calvino, Bullinger e, soprattutto, Pier Martire Vermigli. Queste diverse influenze – fatta salva la chiara impronta riformata del documento su questioni quali la forma della reale presenza di Cristo nella Cena del Signore - sono riscontrabili nel Catechismo, tanto da poterlo definire un testo "ecumenico", seppur ristretto all’ambito evangelico.


Per informazioni:
Agenzia NEV - Notizie Evangeliche
Federazione delle chiese evangeliche in Italia
tel. 06/48.25.120
fax 06/48.28.728
e-mail: Agenzia Stampa NEV

venerdì 1 febbraio 2013

OSPEDALI MULTIRELIGIOSI




APPUNTI DEL MODERATORE

Ospedali multireligiosi

Torino, Roma, Ferrara, Milano: sta accadendo qualcosa di nuovo negli ospedali pubblici di queste città, e probabilmente di molte altre nel prossimo futuro. Ci si è accorti che molti pazienti non sono cattolici, o non sono neanche cristiani e che ormai provengono dai quattro angoli del mondo. Beh, non è proprio una notizia, direte voi. Basta avere gli occhi aperti e vedere che l’Italia (e tutta l’Europa), sta cambiando rapidamente fisionomia: i nostri vicini di casa sono pachistani e quando ci fanno assaggiare i loro cibi teniamo pronto un bel bicchiere d’acqua e un po’ di pane perché normalmente sono molto piccanti; i nostri figli a scuola condividono i banchi con compagni e compagne di varie nazionalità e religione; i posti di lavoro, le strade, i negozi, e anche le nostre chiese ormai sono multicolore.

E gli ospedali? Pure, ma l’unica assistenza spirituale prevista è quella cattolica. I cappellani cattolici sono pagati direttamente dalla sanità pubblica (quindi con le tasse di tutti i cittadini), che provvede anche al mantenimento delle cappelle interne, ovviamente cattoliche. L’assistenza spirituale per i non cattolici resta un po’ vaga, regolata da Intese con lo Stato, di fatto alla mercé di quanto decidono infermiere caposale o primari dei reparti. Non parliamo delle religioni non cristiane ...

Ma ora le cose stanno iniziando a cambiare grazie al cammino ecumenico fin qui percorso e grazie alla sensibilità di alcuni amministratori pubblici: incominciano a nascere Protocolli d’intesa tra amministrazioni ospedaliere e rappresentanti delle varie comunità religiose (e a 
Ferrara anche non religiose!) che riconoscono e regolano la cura spirituale per tutti, a titolo gratuito però, precisano questi protocolli. La differenza col cappellano cattolico resta (a pieno tempo, retribuito dal sistema sanitario, con tanto di cappella interna all’ospedale), ma il cambiamento è iniziato.

Per iniziativa del Ministro per la salute Renato Balduzzi, a settembre è stato anche insediato un Gruppo di lavoro per l’accoglienza delle specificità culturali e religiose nelle strutture sanitarie che ha lo scopo di varare una Carta etica per l’assistenza multireligiosa negli ospedali, una sorta di linee guida a cui le Regioni si dovrebbero attenere. Vedremo i risultati, se ci saranno, visto che il Governo è ormai al termine.

Dicevo che queste iniziative sono anche frutto del cammino ecumenico, ma va aggiunto che le nostre chiese sono state un motorino di questo cambiamento: con la costante azione di sensibilizzazione a favore dei diritti di tutti, anche di quelli che consideriamo altro da noi, e con rapporti ecumenici e con le pubbliche istituzioni che definirei leali e collaborativi, in cui mettiamo sempre al primo posto non il nostro interesse di propaganda confessionale ma il servizio verso tutti perché, in questo Paese, ognuno si senta accolto e previsto.

Eugenio Bernardini
Moderatore della Tavola Valdese

30 gennaio 2013