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sabato 9 agosto 2014
La festa valdese del 15 agosto
Il popolo della chiesa in festa
«Una festa
disciplinata». Storia della festa valdese del 15 agosto
Ogni
anno la Commissione esecutiva del I Distretto delle chiese valdesi e metodiste,
corrispondente al territorio delle Valli valdesi (provincia di Torino),
organizza, in collaborazione con una delle chiese locali, una riunione
all’aperto il giorno del 15 agosto.
Si tratta di una festa a carattere popolare, che al di
là del momento di culto e degli interventi legati a temi diversi è
caratterizzata soprattutto dall’atmosfera di incontro, scambio di notizie, in
un clima di fraternità che si manifesta a vari livelli.
L'incontro trae origine dalla situazione di
segregazione imposta ai valdesi dalle leggi del Regno di Sardegna anteriori al
1848. Nella giornata del 15 agosto, dedicata all'assunzione di Maria e giorno
festivo nel regno sabaudo, ogni attività lavorativa era vietata e il divieto si
estendeva anche ai sudditi di religione valdese.
Per utilizzare in modo evangelico una festività loro
imposta, i valdesi decisero di radunarsi per un momento di culto e di
edificazione spirituale. Il loro 15 agosto risultava così essere una contro
festività del culto mariano.
Sulle origini e gli sviluppi di questa festa si veda
la pubblicazione di Bruno Bellion, "«Una festa disciplinata». Storia
della festa valdese del 15 agosto" (ed. Claudiana, collana opuscoli del 17
febbraio della Società di Studi Valdesi) nella quale sono
ricostruite le vicende storiche nell’arco di più di un secolo e mezzo,
analizzandone i luoghi di ritrovo, gli argomenti trattati, gli anni
particolarmente significativi (gli anniversari storici), gli ospiti e le
iniziative di contorno.
Dall’esame delle linee di continuità e
dei cambiamenti, emerge uno spaccato della vita ecclesiastica e culturale dei
valdesi delle Valli dall’Ottocento ai giorni nostri.
venerdì 8 agosto 2014
15 agosto: festa tradizionale ma sempre nuova
Il fatto che una delle feste tradizionali delle comunità valdesi abbia luogo il 15 agosto, giorno dell'assunzione di Maria sorprende tenendo conto dell'assenza, nel loro ambito, di culto mariano. La giornata risale agli inizi dell'Ottocento quando la legge del Regno di Sardegna vietava in quella giornata ai sudditi valdesi ogni attività lavorativa. I valdesi utilizzarono la festività imposta per una giornata di incontro e di edificazione.
Quest'anno l'appuntamento, organizzato dalla commissione esecutiva del I distretto (Valli valdesi), si svolge a Cantalupa, con la collaborazione della chiesa valdese di Pinerolo. Dopo il culto, presieduto dal pastore Gianni Genre, il moderatore della Tavola valdese, Eugenio Bernardini, rivolgerà ai presenti un breve messaggio. Nel pomeriggio è previsto un ricordo dei 30 anni dalla firma dell'Intesa stipulata con lo Stato italiano. Ne parleranno il pastore Giorgio Bouchard e Valdo Spini. Gli interventi musicali saranno affidati alla cantautrice Valeria Tron.
tratto da: www.chiesavaldese.org
martedì 5 agosto 2014
Memoria di Willy Jervis
A 70 anni dalla morte di
Willy Jervis
di Samuele Revel e Sara Tourn
Il 5 agosto del 1944 veniva impiccato
nella piazza principale di Villar Pellice (To), che oggi porta il suo nome,
Willy Jervis, ingegnere meccanico della Olivetti che ebbe un ruolo chiave nella
Resistenza nelle valli valdesi come membro del Partito d’Azione figura di
collegamento fra i vari nuclei partigiani. A settant’anni da quei fatti,
diverse iniziative sono state organizzate per ricordarne la figura. Il 5 agosto
alle ore 21 Assemblea Teatro presenta in quella stessa piazza lo spettacolo a
ingresso gratuito «Louis Chabas detto “Lulù”, Gino Bartali “Il Campione”, e
Guglielmo Jervis detto “Willy”, tre storie di Resistenza».
Uno spettacolo basato su testi di Gian
Paolo Ormezzano e Pino Cacucci adattati da Renzo Sicco. Gli interpreti sono
Luca Occelli, Andrea Castellini, Valeria Benigni, con la partecipazione di
Andrea Fardella e Valeria Tron, e molte voci fuori campo. La regia è di Lino
Spadaro e Renzo Sicco. Vengono affiancate tre figure molto diverse fra loro, ma
collegate da un comune impegno nella Resistenza. Dal grande campione del
ciclismo, che nel 2013 è stato dichiarato “Giusto tra le nazioni” per il suo
impegno che salvò dalla deportazione molte famiglie di ebrei; al partigiano
Luis Chabas, francese, che sulle colline del cuneese diventò quasi un personaggio
leggendario. A Jervis, che morendo lasciava scritto “Non chiamatemi povero,
muoio per aver servito un’idea”.
la Claudiana ha ripubblicato il libro di Lorenzo Tibaldo «Willy Jervis. Una vita per la libertà». Pubblicato nel 2005 con il titolo «Quando suonò la campana. Willy Jervis (1901-1944)» viene ripubblicato con la modifica del titolo.
tratto da: www.chiesavaldese.org
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