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martedì 5 agosto 2014

Memoria di Willy Jervis


A 70 anni dalla morte di 
Willy Jervis
di Samuele Revel e Sara Tourn

Il 5 agosto del 1944 veniva impiccato nella piazza principale di Villar Pellice (To), che oggi porta il suo nome, Willy Jervis, ingegnere meccanico della Olivetti che ebbe un ruolo chiave nella Resistenza nelle valli valdesi come membro del Partito d’Azione figura di collegamento fra i vari nuclei partigiani. A settant’anni da quei fatti, diverse iniziative sono state organizzate per ricordarne la figura. Il 5 agosto alle ore 21 Assemblea Teatro presenta in quella stessa piazza lo spettacolo a ingresso gratuito «Louis Chabas detto “Lulù”, Gino Bartali “Il Campione”, e Guglielmo Jervis detto “Willy”, tre storie di Resistenza».
Uno spettacolo basato su testi di Gian Paolo Ormezzano e Pino Cacucci adattati da Renzo Sicco. Gli interpreti sono Luca Occelli, Andrea Castellini, Valeria Benigni, con la partecipazione di Andrea Fardella e Valeria Tron, e molte voci fuori campo. La regia è di Lino Spadaro e Renzo Sicco. Vengono affiancate tre figure molto diverse fra loro, ma collegate da un comune impegno nella Resistenza. Dal grande campione del ciclismo, che nel 2013 è stato dichiarato “Giusto tra le nazioni” per il suo impegno che salvò dalla deportazione molte famiglie di ebrei; al partigiano Luis Chabas, francese, che sulle colline del cuneese diventò quasi un personaggio leggendario. A Jervis, che morendo lasciava scritto “Non chiamatemi povero, muoio per aver servito un’idea”.

la Claudiana ha ripubblicato il libro di Lorenzo Tibaldo «Willy Jervis. Una vita per la libertà». Pubblicato nel 2005 con il titolo «Quando suonò la campana. Willy Jervis (1901-1944)» viene ripubblicato con la modifica del titolo.