«E il Verbo si fece carne». Ciò è divenuto verità nella stalla di Betlemme. Ma si è adempiuto anche in un'altra forma. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna». Il Salvatore, ben sapendo che siamo uomini e rimaniamo uomini quotidianamente alle prese con le nostre debolezze, viene in aiuto della nostra umanità in maniera veramente divina. Come il corpo terreno ha bisogno del pane quotidiano, così anche la vita divina aspira in noi ad essere continuamente alimentata. «Questo è il pane vivo, che è disceso dal cielo». Chi lo fa veramente il suo pane quotidiano, in lui si compie quotidianamente il mistero del Natale, l'incarnazione del Verbo.
tratto da: - Edith Stein, Il Mistero del Natale Incarnazione e umanità
Prefazione all'edizione italiana
di Suor Giovanna della Croce del Carmelo di Milano
traduzione dal tedesco di Carlo Danna